Conto Termico 2018
Conviene per i privati rispetto all’Ecobonus (Detrazioni) 2018?
Il Conto Termico è un meccanismo di sostegno che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Pubbliche Amministrazioni, Imprese e Privati potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui.
Il Conto Termico, erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Elettrici), incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. I beneficiari sono principalmente le Pubbliche amministrazioni, ma anche imprese e privati, che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alle PA.
Grazie al Conto Termico è possibile riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo in tal modo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta. Recentemente, il Conto Termico è stato rinnovato rispetto a quello introdotto dal D.M. 28/12/2012.
Oltre ad un ampliamento delle modalità di accesso e dei soggetti ammessi (sono ricomprese fra le PA anche le società in house e le cooperative di abitanti), sono previsti nuovi interventi di efficienza energetica. E’ stata inoltre rivista la dimensione degli impianti ammissibili e snellita la procedura di accesso diretto per apparecchi con caratteristiche già approvate e certificate (Catalogo).
Il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5.000 euro e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi.
Il Conto Termico prevede incentivi che variano dal 40% al 65% della spesa sostenuta.
Nello specifico:
fino al 65% per la demolizione e ricostruzione di edifici a energia quasi zero (nZEB);
fino al 40% per gli interventi di isolamento delle pareti e coperture, per la sostituzione di chiusure finestrate con altre più efficienti, per l’installazione di schermature solari, per la sostituzione dei corpi illuminanti, per l’installazione di tecnologie di building automation e per la sostituzione di caldaie tradizionali con caldaie a condensazione;
fino al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e fino al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico);
fino al 65% per la sostituzione di impianti tradizionali con impianti a pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici.
Inoltre il Conto Termico è cumulabile con altri incentivi di natura non statale e nell’ambito degli interventi precedentemente indicati. Finanzia inoltre il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA (e le ESCO che operano per loro conto) e il 50% per i soggetti privati e le cooperative di abitanti e quelle sociali.
Calcolare l’importo del contributo ottenibile con il conto termico, per quanto siano state introdotte alcune semplificazioni, è abbastanza complesso: l’ammontare infatti dipende dalle caratteristiche dell’impianto installato e dalla zona climatica di riferimento. Per semplificare la vita agli utenti, tuttavia, il Gse ha predisposto una sorta di “catalogo” di prodotti idonei al contributo con potenza fino a 35 kW, già “approvati” d’ufficio.
Se si opta per una caldaia a condensazione, il conto termico incentiva questo tipo di impianti solo in caso di apparecchi ibridi ad alte prestazioni, mentre può essere una buona opportunità se si dovesse optare per una pompa di calore o una caldaia a biomassa (prioritariamente legno, pellet o cippato).
Il contributo ottenuto dal Conto Termico è in genere più ridotto nell’importo dell’Ecobonus (anche la metà rispetto al 65%), ma viene erogato direttamente sul conto corrente del titolare della pratica a 90 giorni dalla fine dell’intervento. In particolare viene erogato in un’unica soluzione per importi fino a 5mila euro (o al massimo in due rate annuali). Inoltre non occorre avere un determinato livello di “capienza fiscale” per poter incassare l’incentivo.
Per maggiori informazioni https://www.gse.it/servizi-per-te/efficienza-energetica/conto-termico